Le fasi di produzione: una filosofia
In ogni mobile ci sono particolari e finiture che si vedono e si toccano. le fasi di produzione, i sistemi di costruzione e di assemblaggio, invece, sono generalmente non visibili. Essi sono, tuttavia, fondamentali per la solidità e per la durata nel tempo del mobile.
Da sempre lavoriamo rispettando gli antichi, e sempre più validi, criteri di costruzione ad incastro, che garantiscono l’inalterabilità delle strutture: scelta costosa e non facilmente apprezzabile, in quanto difficilmente constatabile.
Il ciclo di produzione
Il ciclo produttivo completo viene svolto interamente all’interno dell’azienda. Solamente per alcuni intagli e per le sedie ci si avvale di parziali lavorazioni esterne.
La progettazione
La progettazione integrale dei prodotti, sia di serie che speciali, è svolta in azienda da personale con elevatissima professionalità.
Il taglio laser
L’utilizzo della tecnologia laser consente livelli di precisione assoluti nel taglio dei singoli componenti delle lastre intarsiate.
La giuntatura e gli intarsi
La fase successiva comprende la composizione degli intarsi e la giuntatura delle impiallacciature e la preparazione delle piume e delle radiche.
La sezionatura
Il legname, già essiccato, viene sezionato e piallato, pronto per le successive lavorazioni.
Centro di lavoro NC
Le tecnologie d’avanguardia: velocità e precisione.
L’assemblaggio
Ultimate le lavorazioni a macchina, si procede con l’assemblaggio delle parti del mobile.
La falegnameria
Dopo l’assemblaggio, ogni mobile viene completato in ogni suo elemento, al grezzo.
Le finiture
A suggello della complessa lavorazione del grezzo, dedichiamo particolare cura alle finiture, prevalentemente a mano, che si sviluppano con un ciclo da 6 a 9 fasi di lavoro a seconda della loro tipologia, dall’anticatura iniziale alla tamponatura finale, seguita della spagliettattura e ceratura con cera vergine d’api.
Una procedura così articolata garantisce la trasparenza delle verniciature, la raffinatezza delle superfici con una ricchezza percepibile alla vista e al tatto.
Le Nostre Particolarità
Oltre alla finitura a mano, da sempre la nostra palpabile eccellenza, siamo probabilmentwe l’unica azienda che produce direttamente intarsi e curvati, con evidenti vantaggi in flessibilità e controllo qualità.
Bordi Massellati
Salvo alcune eccezioni, i bordi non sono impiallacciati, ma massellati con incastro.
Doppio Piano
In genere le credenze, comò e i comodini hanno un doppio piano, uno strutturato fisso ed uno mobile, staccabile e facilmente sostituibile, in caso di necessità.
È uno degli esempio della nostra filosofia produttiva: operare con il massimo della qualità, pensando anche ai problemi che possono avere i nostri Clienti.
Materiali inpiegati nella produzione
Per la realizzazione dei propri prodotti, SALCA utilizza di norma i seguenti materiali
LEGNAMI
Mogani, tulipier, faggio, ciliegio, acero, abete (per tamburati)
PANNELLI
Multistrati di pioppo, in fibrolegnoso, tamburati
IMPIALLAC CIATURE
Mogano, piuma di mogano, noce, piuma di noce, radica di mirto, di frassino, ciliegio europeo, tanganica (per interni)
SCHIENALI
In multistrati di pioppo, a 5 strati, impiallacciati in essenza nobile o rivestiti in tessuto
CASSETTI
Frontale in multistrati con strati esterni in fibra, sponde e schiene in faggio o altra latifoglia
ACCESSORI
Maniglie, pomoli, cerniere e vari in ottone fuso
CUOIO
Pelli di capretto o montone con decoro in oro zecchino
TESSUTI E MARMI
Tessuti con composizioni come da campionario
Marmi naturali, non in agglomerato, lucidati senza vernice
COLLANTI
Vinilici ed ureici a basso contenuto di formaldeide:
0,2 – 0,4 (a norma DIN 68705 part. 2)
VERNICI
Tinte all’ acqua, vernici poliuretaniche con solventi ecologici (solo per semilucidi). Nitrocellulosa e gommalacca per le finiture a mano, con cera vergine d’api
FINITURE
A tampone, anticate a tampone, a cera, lucide brillanti, opache o anticate opache a 40 gloss, semilucide a 60/80 gloss o su campione
LEGNAMI
Mogani, tulipier, faggio, ciliegio, acero, abete (per tamburati)
PANNELLI
Multistrati di pioppo, in fibrolegnoso, tamburati
IMPIALLACCIATURE
Mogano, piuma di mogano, noce, piuma di noce, radica di mirto, di frassino, ciliegio europeo, tanganica (per interni)
SCHIENALI
In multistrati di pioppo, a 5 strati, impiallacciati in essenza nobile o rivestiti in tessuto
CASSETTI
Frontale in multistrati con strati esterni in fibra, sponde e schiene in faggio o altra latifoglia
ACCESSORI
Maniglie, pomoli, cerniere e vari in ottone fuso
CUOIO
Pelli di capretto o montone con decoro in oro zecchino
TESSUTI E MARMI
Tessuti con composizioni come da campionario
Marmi naturali, non in agglomerato, lucidati senza vernice
COLLANTI
Vinilici ed ureici a basso contenuto di formaldeide:
0,2 – 0,4 (a norma DIN 68705 part. 2)
VERNICI
Tinte all’ acqua, vernici poliuretaniche con solventi ecologici (solo per semilucidi). Nitrocellulosa e gommalacca per le finiture a mano, con cera vergine d’api
FINITURE
A tampone, anticate a tampone, a cera, lucide brillanti, opache o anticate opache a 40 gloss, semilucide a 60/80 gloss o su campione
L’eventuale indicazione dell’essenza si riferisce (sedie escluse) all’impiallacciatura e non al massello usato.
In ottempera alla legge 10 Aprile 1991 n. 126 “Norme per l’informazione del consumatore” e al decreto dell’8 Febbraio 1997 n. 101 “Regolamento di attuazione”.
Manutenzione e piccole riparazioni
A richiesta, con un modesto contributo, forniamo un Kit, con l’occorrente per effettuare un ripristino dell’originale bellezza delle superfici, e per rimediare a piccole imperfezioni, macchie e rigature.
Il Kit contiene : cera vergine d’ api, ovatta, paglietta (lana d’acciaio), pennarello color noce.
Modalità d’uso
In presenza di leggere graffiature, impronte, e macchie, si può intervenire in questo modo:
Spagliettare la superficie in senso longitudinale (non circolare!), usando gradualmente maggior pressione, fino a togliere tutta o la maggior parte della lesione. Se la spagliettatura è leggera, può essere sufficiente togliere la polvere con l’ovatta.
Se è necessario spagliettare più a fondo, è opportuno estendere l’operazione a tutto il piano, poi si toglie la polvere.
Si passa una modica quantità di cera sulla superficie, in senso circolare.
Con l’ovatta, senza attendere, si asciuga, curando di usare la parte asciutta dell’ovatta, fino a riportare la superficie alla brillantezza originaria.
Il pennarello serve per i piccoli ritocchi nelle parti dove si è tolta la vernice: è opportuno rifare il ritocco dopo un paio d’ ore, per un miglior risultato.
N.B.: per la pulizia quotidiana è sufficiente passare un panno di lana o di cotone leggermente umido.